La vita è un viaggio. Si arriva passo dopo passo. E se ogni passo è meraviglioso, se ogni passo è magico, lo sarà anche la vita.
E non sarai mai uno di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto. Non lasciarti sfuggire nulla. Non guardare al di sopra delle spalle degli altri. Guardali negli occhi.
Non parlare “ai” tuoi amici. Prendi i loro visi e parla “con” loro. Non abbracciate un corpo, abbraccia un uomo, e il sogno che risiede in lui. E fallo ora.
Sensazioni, impulsi, desideri, emozioni, idee, incontri. Non buttare via niente. Un giorno scoprirai quanto erano grandi ed insostituibili.
Ogni giorno impara qualcosa di nuovo su te stesso e sugli altri.
Ogni giorno cerca di essere consapevole delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo. E non lasciare che ti convincano del contrario.
Guarda la natura. Guardate il cielo. Percepisci la brezza.
E condividi la bellezza del mondo con gli altri.
Bovo
Carissimi,
a volte la vita dietro un angolo nascosto ci riserva dei colpi di scena, di quelli che ti lasciano senza fiato, di quelli che avresti scommesso un milione di euro che non accadessero.
Ebbene e’ arrivata la notizia bomba: dopo 19 anni lascio la Victoria!
Si avete
capito bene… ma non solo…
Lascero’ la mia citta’ natia, Torino, che mi ha visto dopo un percorso di 48 primavere crescere, maturare, fare mille esperienze e soprattutto vivere!
E’ arrivato
il momento di partire per una nuova esperienza, la mia 3.0, non sportiva ma di
vita prevalentemente lavorativa e affettiva.
Dopo aver
dedicato a tutti voi anima e corpo negli ultimi 16 anni e alla mia mamma gli
ultimi 3, il destino ha calato il suo jolly, e’ arrivata una proposta alla
quale per varie motivazioni non ho potuto rinunciare… Dei sentimenti e del
senso di appartenenza…
Da lassù,
dove l’azzurro si perde nel nostro sguardo, dove si cercano le alchimie per
dare una spiegazione logica al nostro cammino terreno, per una sorte di
coniugazioni astrali o semplicemente per la legge “dai tutto te stesso e
riceverai tantissimo” o “facciamo parte di un destino” qualcuno ha deciso di
proiettarmi nella terra dei miei genitori, in quel Friuli, in quella citta’,
Udine, che ha visto come in un film vivere tutta la mia famiglia allargata (zii,
cugini, nonni, nipoti etc etc).
I miei
genitori friulani in un lontano 1967 emigrarono a Torino per motivi lavorativi
e sono rimasti li per vedermi crescere e realizzare fino al termine del loro
cammino terreno.
LA VICTORIA PALLACANESTRO
Nel scrivere queste parole ripercorro nella mia mente il percorso insieme a voi. Ricordo tutti, tante belle esperienza sportive e di vita, tanti amici, tanti sentimenti ma anche tanti momenti difficili, tanti momenti di festa, spensierati, fieri di avere creato un bell’ambiente come tutti i percorsi . Ma si sa nella vita prima o poi tutto finisce…
Vorrei fare tre dediche particolari:
La prima ai miei genitori, che nonostante non ci siano piu’, mi hanno permesso di avere l’equilibrio giusto e di staccare con il mio “gioco preferito” (il basket) nei momenti opportuni, di tutti gli insegnamenti che mi hanno trasmesso, dei sentimenti che con il loro esempio ho metabolizzato.
La seconda a me stesso, perché ho portato avanti le mie convinzioni, fino alla noia, riuscendo così a raggiungere quello che volevo e superando scetticismo e critiche, con la forza della volontà
Come terza dedica, vorrei menzionare tutte
e proprio tutte quelle persone che ho incontrato, atleti e non, che mi hanno permesso
di fare un’esperienza indimenticabile, determinante per arricchire quella
“cassetta degli attrezzi” che ognuno di noi ha e che tira fuori nei momenti
piu’ difficili della vita.
La Victoria
nata appunto per “tirare fuori dalla strada” gli adolescenti, per sviluppare un
progetto educativo come dico io “alla Don Bosco”.
IL SOGNO DELLA MIA VITA
E come dentro
un film mi venite in mente proprio voi che mi avete aiutato a realizzare il
sogno della mia vita, quello di poter continuare a contagiare i miei allievi dell’entusiasmo nello sport più bello che
esista…
Questa cosa
mi gratifica in maniera totale, perché per me il basket è la vita, mi ha
coinvolto al cento per cento. Calpestare il fondo del mitico PalaVICTORIA…
sentire il profumo delle palestre o l’incitamento dei propri sostenitori, è
qualcosa di emozionante.
Sono
percezioni particolari che non trovero’ in nessun altra situazione.
Tante volte
mi capita di parlare con la gente, e mi viene voglia di raccontarle, queste
sensazioni.
Ma non lo
faccio, forse perché non sono sicuro di essere capito. Perchè questo è un mondo
che viene preso superficialmente, perche’ in fondo e’ solo uno sport…E invece
NO !
Qualcosa
d’importante è successo e non lo potrà cancellare nessuno.
Grazie
Victoria per tutto quello che mi hai dato in questi anni e per tutto quello che
continuerai a dare da qui in poi a tutti; nessuna parola, nessuna frase, nessun
discorso può spiegare la tua grandezza, la tua immensità; la bandiera che tu
rappresenti sventolerà sempre alta e orgogliosa perché ormai tu fai parte della
storia, del basket e per questo nessuna forma di riconoscenza da parte mia sarà
mai abbastanza grande.
19 anni di
TE, 19 anni di STORIA…grazie Victoria e auguri per il futuro!
Sono orgoglioso di essere stato nella Victoria, di essere stata la persona che l’ ha rappresentata, il suo Papa’, ma in realtà io sono solo una piccola parte di una grande famiglia bianconera, che e’ cresciuta col passare degli anni e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il proprio nome… Perché questa famiglia continui a crescere c’è bisogno di tutti noi: restate uniti!
Non voglio aggiungere altro se non che sono e saro’ sempre affezionatissimo!
Con affetto, amicizia e tanta stima!
Per sempre il vostro BOVO.